Di Antonello Troya

Doveva mostrare i muscoli, il sindaco defenestrato. E lo ha fatto nel modo più aggressivo possibile, ma anche il più congeniale e democratico: con il voto. Ci ha messo la faccia, come si dice in questi casi. Vincenzo Cascini, il sindaco sfiduciato, il sindaco di soli due anni appena, il sindaco tradito dai suoi stessi consiglieri, ha trovato la giusta rivincita. Ha dimostrato che a Belvedere un elettore su cinque ha votato Francesca Impieri, il vicesindaco della sua amministrazione. Quella candidata per cui era sceso in campo e attaccato sin all’inizio della campagna elettorale. È stata una tornata elettorale dove né la Impieri né lo stesso Cascini si sono risparmiati. E il risultato è stato raggiunto: quattromila voti e più in una terra dove detta legge il potere ereditato. Un’ottima base da cui ripartire.Ma non è tutto oro come può sembrare. Se Cascini fa un pensierino nella ricandidatura a sindaco, gli altri non stanno certamente a guardare. A cominciare da Maria Rachele Filicetti, data per outsider e che invece ha raccolto 392 voti a Belvedere (quasi duemila nel collegio) che le permettono di pensare seriamente ad un futuro politico. La famiglia l’ha sostenuta in toto, soprattutto quella parte ex Udc e ora con Toti che fa capo all’avvocato Nino Fiorillo e a Pasquale Filicetti, ex amministratore del Comune di Belvedere.Pacchetto di voti scontato per l’ex primo cittadino dei 4 mandati, Enrico Granata che assieme al gruppo di Fratelli d’Italia, tra cui Vincenzo Spinelli, ha raggiunto quota 236 preferenze per Fausto Orsomarso. Qualcuno dovrà pagare pegno per queste candidature: la Filicetti potrebbe raccogliere quei voti dispersi tra De Magistris e l’estremo di Fratelli d’Italia e pensare a candidarsi come sindaco. Mentre la candidatura Cascini (o Impieri) potrebbe trovare conferma con il sostegno del gruppo gentiliano e, cosa strana, anche in quella parte del Partito Democratico (Riccardo Ugolino) che non si riconosce nella linea del segretario Ugo Massimilla, che aspira a diventare primo cittadino. Ad ogni modo, la linea del segretario ha raggiunto le 214 preferenze. Insomma accordi e alleanze tutte da rivedere ma soprattutto da ricostruire.