Nell’ordinanza di custodia cautelare, che ha portato all’arresto di Roberto Porcaro, presunto mandante del delitto di Giuseppe Ruffolo, e di Massimiliano D’Elia, presunto esecutore materiale dell’omicidio, si nasconde in realtà un’altra notizia molto importante per il contesto criminale di Cosenza.

Un nuovo collaboratore di giustizia

La Dda di Catanzaro nei mesi scorsi ha accolto nel gruppo dei collaboratori di giustizia anche Giuseppe Zaffonte, ex rapinatore di Rende, già coinvolto nell’operazione “Factotum”, coordinata dalla procura di Cosenza. E’ proprio Zaffonte, infatti, a dare un grande contributo alle indagini, spiegando le ragioni che avrebbero portato il clan “Lanzino-Patitucci” ad eliminare Giuseppe Ruffolo. Un nuovo pentito, dunque, che ha già dato dimostrazione di conoscere le dinamiche criminali delle cosche cosentine ed è pronto a vuotare il sacco su tanti altri fatti avvenuti nei dintorni di Cosenza. (alan)

(Cosenza Channel)