“Abbiamo già avuto modo di chiarire nella nostra comunicazione di ieri che dai risultati dei test sierologici, effettuati e voluti dall’Amministrazione comunale, si era manifestata l’evidenza di due casi, che presentavano la formazione degli anticorpi e mostravano di aver combattuto il virus, quindi già in fase di immunizzazione.

Il che vuol dire che, dal numero e dalla tipologia di anticorpi presenti nei due nuovi soggetti risultati positivi, il contagio è avvenuto 40/50 giorni fa.
Dalla ricostruzione degli spostamenti degli interessati si è potuto risalire al contagio, riferibile, quasi certamente, al focolaio di Oriolo, prima ancora che Oriolo venisse definita zona rossa.
Ritengo opportuno precisare che a quella data gli spostamenti per motivi di lavoro erano consentiti; possiamo quindi affermare con assoluta certezza che nessuno ha violato le cosiddette “zone rosse”.

Abbiamo voluto chiarire, e lo riaffermiamo ancora oggi con grande fermezza, che VILLAPIANA NON È MAI STATA UN FOCOLAIO.
Da ieri a Villapiana ci sono tre casi: uno riferito al paziente dimesso da Villa Torano, in via di completa guarigione, e gli ultimi due riconducibili ad un vecchio e non recente contagio derivato dal ceppo di Oriolo.

NON ESISTE NESSUN QUARTO CASO NÉ POSITIVO, NÉ IN ATTESA DI ESITO DI TAMPONE. NON ESISTE NESSUN BAMBINO CONTAGIATO.

Per essere chiari, Vi abbiamo comunicato da dove provengono i contagi soltanto per SMENTIRE le ipotesi di un presunto nuovo focolaio del tutto INESISTENTE a Villapiana. Per cortesia, evitiamo di creare inutili allarmismi.

Come è di tutta evidenza, aver disposto ed eseguito una serie di test sierologici, per altro fortemente condivisi dalle autorità sanitarie e dal comitato scientifico di supporto al Governo, ha consentito di far emergere la conoscibilità di possibili casi positivi circolanti sul territorio, che sarebbero altrimenti rimasti sconosciuti perché asintomatici.

Per quanto mi riguarda vorrei suggerire anche ad altri territori, limitrofi e non, di utilizzare lo strumento dello screening mediante i test sierologici per fare CHIAREZZA E CONOSCENZA VERA DELLO STATO DI SALUTE DELLE CITTÀ CHE AMMINISTRIAMO”.

Il Sindaco, Paolo Montalti