Rose, 8 giugno 2019: circa 50 ml di candeggina nell’ampolla durante la messa celebrata dal parroco di Rose, don Claudio Albanito. Errore? Involontario incidente? Vendetta trasversale per colpire qualcun altro attraverso il parroco? Certo è che tutto risulta molto sconvolgente per i parrocchiani di Rose, che finalmente avevano trovato un po’ di pace nella chiesa con questo nuovo parroco ormai molto amato da “quasi” tutti gli abitanti. “Quasi”, perché “alcuni” di loro, pochi, dopo circa due anni, sembra che non abbiano ancora mandato giù l’allontanamento dell’ex parroco di Rose, che ha celebrato messe nel paese per circa 28 anni…

E’ sconvolgente come in questi ultimi due anni dopo la partenza di don Battista Belcastro molte cose inusuali e inquietanti stanno succedendo nel paese, principalmente nella parrocchia, è sconvolgente che gli altri preti che hanno preceduto don Claudio, beh, anche loro, abbiano riscontrato strani problemi preesistenti nella chiesa, ed è ancora più sconvolgente come tutto il popolo di Rose si sia stretto immediatamente al fianco di don Claudio per il grave episodio di cui è stato vittima, perché il povero parroco ha rischiato di soffocare ed è stato trasportato d’urgenza in ospedale dai medici del 118, mentre nessuna delle Associazioni parrocchiali come Cif o Azione Cattolica, presenti nel territorio da 28 anni, e persino le neo istituzioni appena fresche di elezioni abbiano espresso “pubblicamente”, sui social, come ha fatto il resto del paese.O magari durante la festa di insediamento del sindaco, che si è tenuta ieri, sentimenti di solidarietà verso questo parroco innocente e ignaro di ogni astio presente tra parrocchiani tifosi (tifo un po’ anomalo…) del precedente parroco, e perché no, anche tra le varie istituzioni presenti a Rose, perché chiaro non è come un ragazzo, seguace dell’ex parroco, all’indomani della vittoria della nuova amministrazione abbia postato sui social una foto davvero inquietante, con i vincitori e con la frase scritta sopra: “giustizia fatta don…” che poi prontamente ha cancellato (ormai è già in mano agli inquirenti). O un altro ragazzo che pubblica un altro post su facebook con l’articolo riguardante don Claudio, nel quale esprime il suo pensiero, e cioè il dubbio di una congiura verso tutti i preti che approderanno a Rose per far sì che vi sia il ritorno della vecchia guardia. L’unica certezza emersa in questa storia è che il popolo di Rose ha molto a cuore questo nuovo parroco, esprimendo a raffica per tutte le tre giornate dopo l’accaduto il conforto totale a don Claudio, sui social, pubblicamente e di persona facendo sentire la sua presenza e vicinanza totale all’ignaro sacerdote vittima innocente di un macabro gesto, del resto il popolo di Rose ha accolto con gioia tutti gli altri parroci che hanno seguito don Battista Belcastro. Vi mando solo questi due post perché ce ne sono anche altri che forse è meglio  usino solo gli inquirenti per far luce sull’accaduto, perché se incidente non fu, a quanto pare “alcuni” abitanti di Rose hanno confuso la misericordia di Dio con qualcos’altro di molto più preoccupante.

Lettera firmata