PAOLA- «…Politano ripercorre la vicenda della sfiducia senza giri di parole. «Quando un sindaco viene sfiduciato, sicuramente sono stati commessi degli errori e non sono uno di quelli che dice io non ho sbagliato sono perfetto. Sono stati fatti errori di scelte amministrativa e di scelte politiche delle quali io mi assumo la responsabilità. Però io ho fatto una scelta è vero che si può cadere fisiologicamente con le varie amministrazioni comunali, ma poi a volte basta anche poco per rimanere in piedi. Io ho deciso di cadere a testa alta guardandomi allo specchio il giorno dopo. È chiaro avendo bisogno anche io di un periodo di ripresa perché è chiaro che una sfiducia segna.  

Con questa libertà e con questa trasparenza proprio di non aver dovuto scendere a compromessi mi ripropongo mi ripropongo alla città e io ovviamente racconterò le mie motivazioni….». È un estratto dell’intervista di Giovanni Politano su LaC News24, con l’ex sindaco pronto a soffermarsi sulla sfiducia che i nove consiglieri comunali hanno formalizzato a Febbraio, anticipando la fine della legislatura.

L’ex sindaco, oggi ricandidato, non ha proferito parola però, sul fatto politico che oggi lo riguarda, e che vede protagonista proprio uno dei nove consiglieri comunali firmatari della sfiducia: José Grupillo. Il leader di Paola Cuore Azzurro, tra i maggiori oppositori della vecchia nuova era, oggi è infatti candidato nella lista insieme per Paola.

Su questo avvicendamento politico è però calato il silenzio, anche se sulla vicenda è intervenuto uno dei dirigenti di Progetto Democratico, durante il comizio di Deuda di ieri. Emilio Pastore infatti, durante l’appuntamento de «La Nostra Paola» ha chiosato su questa unione, non lesinando affatto una stoccata a Politano e Grupillo.

Appare abbastanza palese la strategia del gruppo Politano-Serranò di abbassare i toni su questo accordo post sfiducia, mentre le altre forze politiche in campo hanno iniziato ad aumentare i giri dei rispettivi motori.

Staremo a vedere quello che accadrà in queste settimane di campagna elettorale.

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