
Nelle prime ore di oggi, mercoledì 10 dicembre, i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Crotone – supportati da oltre 30 uomini e dalle unità cinofile – hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misure cautelari personali e reali emessa dal GIP del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura distrettuale antimafia.
Tre persone , ritenute a vario titolo appartenenti o legate a un sodalizio di matrice ‘ndranghetista attivo nella provincia di Crotone e con ramificazioni in altre aree della Calabria e del territorio nazionale, sono state raggiunte da provvedimenti restrittivi: custodia cautelare in carcere e arresti domiciliari. In carcere, nell’ambito dell’operazione denominata “Cassandra” sono finiti G.P. di 50 anni, G.R., 45 anni. Ai domiciliari N.S., 49 anni
Le accuse contestate – tutte aggravate dalla finalità mafiosa – comprendono associazione per delinquere di tipo mafioso, trasferimento fraudolento di valori, estorsione e illecita concorrenza con minaccia o violenza.

Parallelamente, la Guardia di Finanza ha eseguito sequestri preventivi finalizzati alla confisca di beni e risorse economiche ritenute sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati. Il patrimonio posto sotto sequestro comprende società, ditte individuali, immobili, conti correnti, autovetture e moto vetture.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il gruppo criminale operava con una fitta rete di interessi nel settore food & beverage, esercitando un controllo occulto su noti locali del lungomare di Crotone. L’organizzazione avrebbe utilizzato complesse schermature societarie e prestanome per aggirare le norme sulla prevenzione patrimoniale, accompagnando tali condotte con comportamenti intimidatori e minacciosi volti a consolidare una posizione di forza e a instaurare un vero e proprio controllo oligopolistico nel settore.
Le indagini proseguono per ricostruire ulteriori responsabilità e delineare l’intera rete di interessi riconducibili al sodalizio.































