BELVEDERE MARITTIMO- Doveva essere la riunione della svolta, quella utile a rilanciare a Belvedere Marittimo il centrosinistra facendo nascere una coalizione progressista e riformista ma si è conclusa con un nulla di fatto.
Il tavolo fortemente voluto dal gruppo consiliare di Belvedere Futura, al quale hanno partecipato delle delegazioni del Movimento Cinque Stelle, del Partito Democratico, di Impegno Comune, del gruppo Rinascimento e di Belvedere Giovani, si è concluso con la più classica delle fumate nere.
Un nulla di fatto che poco è piaciuto ai militanti che avevano invece bisogno di ben altro. Non è sbagliato dire che, almeno per il momento, al tavolo del centrosinistra manca l’entusiasmo per andare avanti, svanito tra polemiche, posizioni contrastanti e rancori mai sopiti. Stando infatti alle indicazioni arrivate alla nostra redazione, in una sola riunione, sarebbero “saltati fuori” almeno 6-7 aspiranti candidati a Sindaco. Alla faccia dei programmi e della condivisione. Ogni gruppo avrebbe avanzato almeno un nominativo come ipotetico condottiero della coalizione, generando confusione e malumore.
Come se non bastasse, le incomprensioni sarebbero aumentate davanti alla possibilità di aprire il tavolo alle forze di centrodestra lontante almeno per il momento dalla maggioranza Cascini. Passare dal centrosinistra al civismo sarebbe infatti un passaggio politico che poco piace in particolar modo ai partiti che si rifanno ai simboli nazionali. Il rischio però sarebbe quello di isolarsi e di presentarsi poco appetibili dal punto di vista elettorale.
Insomma, il discorso non è ancora da ritenersi chiuso. Il tavolo del centrosinistra potrebbe comunque scegliere di proseguire la propria corsa accettando di perdere per strada pezzi pregiati, ma la strada pare essere nettamente in salita. Staremo a vedere.
































