BELVEDERE MARITTIMO- Un Parco giochi per bambini dai 5 agli 11 anni, un luogo di inclusione sociale a due passi dal mare barbaramente devastato e vandalizzato. È accaduto nella giornata di ieri sul lungomare di Belvedere Marittimo. Le autorità stanno adesso, di concerto con la Polizia Locale, di risalire agli autori del gesto. Al vaglio le telecamere delle attività limitrofe, e quelle del porto. Si cercano indizi e testimonianze. È caccia ai responsabili. Intanto la politica ha stigmatizzato con forza l’accaduto. L’Amministrazione Comunale ha sporto denuncia-querela e ha tuonato: «Danneggiare uno spazio pensato per i più piccoli è un atto vigliacco, meschino e profondamente offensivo per l’intera comunità.O ltre alla denuncia-querela che sarà presentata oggi presso la Stazione dei Carabinieri, l’ente metterà in campo tutti gli strumenti a sua disposizione per individuare i responsabili di questo gesto ignobile. A chi ha commesso questo atto diciamo chiaramente: non resterete impuniti. Chi danneggia il bene pubblico, soprattutto quando questo è destinato ai bambini, deve sapere che le conseguenze saranno serie e inevitabili. Belvedere Marittimo non accetta chi distrugge. Invitiamo tutti i cittadini a collaborare, segnalando eventuali informazioni utili. Difendiamo insieme ciò che appartiene ai nostri bambini e al futuro della nostra città. La nostra comunità è più forte della vostra inciviltà». Il gruppo consiliare Futura è intervenuto dichiarando: «Danneggiare uno spazio dedicato ai bambini significa ferire l’intera comunità e tradire il senso stesso di responsabilità verso il bene comune. Per questo, ribadiamo la necessità che un atto così ignobile e dannoso, che priva la collettività di un bene prezioso, comporti una punizione giusta ed esemplare. Individuare i responsabili è fondamentale non solo per riaffermare il rispetto del bene pubblico, ma anche per far comprendere la gravità di tale bravata e prevenire il ripetersi di simili comportamenti. Comprendere non significa giustificare, ma assumersi la responsabilità di indagare le cause, di offrire alternative, di creare opportunità e spazi in cui i nostri giovani possano sentirsi parte attiva della comunità». È arrivato anche il commento di Impegno Comune. Per Massimilla e Cauteruccio: «Confidiamo che la denuncia presentata dal Comune consenta alla magistratura e alle forze dell’ordine di individuare i responsabili e assicurare loro le conseguenze previste dalla legge. Chi distrugge un bene pubblico deve sapere che la nostra comunità non resta indifferente. Difendere gli spazi comuni significa difendere il futuro della città».

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