«Il sequestro dell’impianto di depurazione di Fuscaldo impone una riflessione pubblica. Dopo la denuncia dell’associazione Mare Pulito del 2021, dopo la diffida della Provincia di Cosenza nel 2024, dopo la denuncia documentate relativa ad una discarica di materiale ingombrante all’ interno del suddetto impianto, dopo aver ricevuto finanziamenti pubblici per il potenziamento dell’impianto, è decisamente fuorviante parlare di difesa ambientale da parte del governo comunale.
In una comunità l’impianto di depurazione è un importante infrastruttura e racchiude, all’interno del suo funzionamento, diversi aspetti che vanno da quello sanitario a quello ambientale, da quello civile a quello economico. L’impianto di depurazione assolve diversi compiti: deve tutelare la salute pubblica (evitare che sostanze inquinanti e agenti patogeni finiscano nei fiumi, nei mari e nelle falde acquifere, riducendo i rischi per la salute umana); deve salvaguardare l’ambiente (l’impanto consente di restituire all’ambiente acqua depurata riducendo l’impatto sull’ecosistema); il rispetto delle normative (il corretto trattamento dell’acque è richiesto dalle leggi nazionali ed europee); un valore per il territorio (un impianto ben mantenuto migliora la qualità della vita); un economia circolare (gli impianti moderni consentono di recuperare risorse dalle acque reflue); determina un’educazione ambientale (l’impianto può diventare occasione di sensibilizzazione per le scuole e i cittadini).
In questa preoccupante e indecorosa vicenda emerge il totale mancato controllo dell’impianto di depurazione. Quest’ultima anomalia rappresenta una grave responsabilità politica. Alcune amministrazioni comunali, purtroppo, con il passare del tempo, si sono tramutate in un grande comitato feste, tralasciando di offrire dignitosi servizi pubblici ai cittadini. La mediocrità e l’indifferenza non possono essere protagonisti nella società civile». È quanto rende noto la sezione di Fuscaldo di Noi Moderati.
































