Fonte: Radio Digiesse
“Trovare i soldi e trovare i medici”. Questi sono i veri problemi che ha al momento l’ospedale di Praia a Mare. Sulla carta, il presidio di località Santo Stefano si è visto assegnare le unità di Medicina e Chirurgia complesse, senza dimenticare che con il decreto 198 del 12 luglio 2023, il nosocomio della Città dell’Isola Dino è nella rete di emergenza-urgenza.
Il sindaco di Praia a Mare, Antonino De Lorenzo, ha commentato la sentenza del Consiglio di Stato del 29 aprile, che ha respinto il ricorso fatto insieme al comune di Tortora nell’estate del 2023.
La prima cosa che è stata messa in chiaro è la seguente: “la sentenza non blocca l’iter riorganizzativo, tantomeno fa prefigurare un ulteriore smantellamento del presidio”.
In questi due anni le interlocuzioni non si sono fermate: “con l’assessore Selvaggi – ha detto De Lorenzo – ci siamo spesso recati presso l’Asp di Cosenza e proprio il piano del novembre 2024 dell’azienda sanitaria provinciale è stato un passo importante, perché ci assegnava Chirurgia, oltre a confermare ciò che già avevamo. L’unica cosa che andrà chiarita con la struttura commissariale regionale è la direzione sanitaria, che al momento dovrebbe essere affidata a Cetraro, mentre vorremmo che Praia avesse la sua autonomia”.Su quest’ultimo aspetto, De Lorenzo ha detto che nelle prossime settimane ne parlerà con il commissario Occhiuto insieme ai sindaci di Tortora e Aieta. Come detto, però, la battaglia per la riorganizzazione sarà vinta nel momento in cui dalla carta si passerà ai fatti. Per le due sale operatorie ci vogliono circa 1 milione e 500 mila euro, nonché tutto l’apparato del personale medico e paramedico.
Alla luce di questo, quindi, l’ultima sentenza del Consiglio di Stato non inficia il lavoro finora fatto, ma chiude di sicuro un ciclo durato dieci anni, durante i quali si sono accumulati atti su atti che hanno innescato solo confusione. “Armonizzare” l’ospedale praiese nella nuova rete ospedaliera disegnata con il decreto 198 del 12 luglio 2023 è una strada ancora in salita.