Di Antonello Troya

Erano stati additati come “furbetti del cartellino” alcuni dipendenti dell’ufficio Inail di Paola. Il giudice del Tribunale di Paola, Alfredo Cosenza, li ha assolti perché il fatto non sussiste e rispediti ai loro rispettivi ruoli. Si tratta di Salvatore Impieri, Giovanni Villani, Carmela Daniela Stillitano e Maria Corrado, difesi rispettivamente da Vito Caldiero, Gino Perrotta e Gianluca Serravalle. Le indagini prendono il via nell’arco temporale tra dicembre del 2013 e aprile 2014 da parte della Guardia di Finanza di Paola.

Secondo l’accusa si sarebbe trattato di una associazione a delinquere finalizzata ad una serie di truffe ai danni dello Stato in merito alla presenze in ufficio dei dipendenti dell’Inail.

I difensori nel corso del giudizio hanno documentato come nei giorni in cui furono eseguiti i certosini accertamenti della Guardia di Finanza, al contrario gli imputati risultavano presenti in ufficio.

In questi giorni è stata depositata la sentenza del Tribunale Penale di Paola con la quale sono stati assolti i quattro dipendenti. La Sentenza del Presidente Cosenza sgombera ogni dubbio sui lavoratori, i quali sono stati già riammessi nei rispettivi ruoli.

Il Collegio difensivo composto dagli avvocati Vito Caldiero, Gino Perrotta e Gianluca Serravalle, ha espresso soddisfazione “in quanto il Tribunale Penale di Paola ha fatto buon uso di un recente arresto delle Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione secondo il quale non ha potuto utilizzare le copiose intercettazioni telefoniche acquisite però in altro processo“.