Di Antonello Troya

Corruzione, tentata estorsione, falso e abuso d’ufficio: erano questi i capi d’accusa contestati dalla Procura di Paola guidata da Pierpaolo Bruni a sette persone indagate per fatti avvenuti in occasione delle elezioni comunali dell’anno 2019 a Longobardi, nel basso Tirreno Cosentino. Nell’inchiesta rimasero coinvolti un ex consigliere comunale, un consigliere in carica, un funzionario e un imprenditore. Due persone finirono in carcere, due ai domiciliari, per due soggetti era stato disposto l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria mentre l’ultimo indagato è stato sospeso dal servizio. Nella giornata di oggi si è pronunciato il GUP (Elia). Donatella Attanasio (con l’Avv. Francesco Santelli e Roberta Provenzano) che aveva scelto l’abbreviato, è stata assolta perché il fatto non sussiste. Tutti gli altri avevano scelto il rito ordinario ed è stata emessa sentenza di non luogo a procedere per la consigliera comunale Elena Miceli e la sig.ra Maria Angela Aloe, difesi dal legale Alessandro Gaeta. Non luogo a procedere anche per Nicola Aloe (con l’avv. Libero Borsani) e per l’Ing. Salvatore Carnevale (con l’Avv. Alessandra Fiorino). Stesso esito anche per il geom. Veltri per quanto ai reati di corruzione e scambio di voti, ma rinviato a giudizio per il reato di tentata estorsione unitamente ad Andrea Amendola. 

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