Più volte abbiamo segnalato quest’inverno e documentato con decine e decine di foto pubblicate su queste pagine l’enorme e straordinaria quantità di rifiuti di ogni genere trasportati dalle mareggiate lungo la spiaggia di Fiuzzi-Capo della Rena. Ci siamo chiesti allora: saranno subito rimossi e come saranno smaltiti? Ciò avverrà quando saranno posizionate le strutture dei lidi o potrebbero essere oggetto dei PUC (Progetti Utili alla Collettività) riservati ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza? I rifiuti concentrati soprattutto in quel tratto di spiaggia non sono stati subito rimossi ed ora si trovano insabbiati in più strati sottostanti causati dal susseguirsi delle mareggiate. Italia Nostra chiede che tali rifiuti , soprattutto plastici, vengano TUTTI RIMOSSI E CHE SOTTERRATO NELLA SABBIA NON RIMANGA ALCUNCHÉ.
In quello stesso periodo abbiamo evidenziato il grave stato di erosione che è sotto gli occhi di tutti, della spiaggia che si estende fino al confine di San Nicola Arcella, chiedendoci se alcuni interventi artificiali sulla spiaggia stessa, se consentiti, quali riempimenti, terrazzamenti, accumuli di materiali di vario genere, movimentazione della stessa sabbia di spiaggia non potessero rivelarsi dannosi per l’equilibrio sedimentario dell’arenile, e questo al fine di salvaguardare un bene comune quale è la spiaggia e anche, in definitiva, l’attività di chi vi opera.
Il comune di Praia a Mare con la nota del 20.05.2020 inviata a tutti i titolati di concessione demaniale marittima ad uso turistico, considerato che l’arenile comunale risulta per effetto delle mareggiate interessate dalla presenza di rifiuti di ogni genere ( in realtà soprattutto l’area di Fiuzzi) ha disposto che le operazioni di pulizia a carico degli stessi concessionari avvengano manualmente mediante la raccolta differenziata delle varie tipologie di rifiuto, preventiva selezione ed accantonamento. Inoltre sono vietati assolutamente RASTRELLAMENTI E ACCANTONAMENTI INDIFFERENZIATI CON CONSEGUENTE FORMAZIONI DI CUMULI o, ancor più grave, con conseguente interramento/seppellimento di rifiuti.
Ha anche vietato qualsiasi attività che comporti l’asportazione di materiale dalle spiagge e anche l’utilizzo, la posa e l’apporto sull’arenile di qualsivoglia materiale estraneo di diversa provenienza , capace di alterare in qualsiasi modo, la conformazione/assetto naturale della spiaggia.
Italia Nostra rivendica quest’ultimo provvedimento che è stato più volte sollecitato alle Autorità competenti , come rileva che per la prima volta si è, in un certo qual modo, messo nero su bianco, che i rifiuti accumulati sulla spiaggia dalle mareggiate vadano smaltiti attraverso un processo di differenziazione e non attraverso altri sistemi non consentiti che, se ci sono stati in passato , andavano denunciati e sanzionati come potrebbe essere avvenuto.
Le modalità della rimozione dei rifiuti sono state definite dal comune di Praia a Mare ed esse possono essere discutibili sotto vari aspetti tecnici, come altre modalità, come del resto si sta già facendo.
Questa associazione invece si chiede due cose:

Considerata l’eccezionalità e la grande quantità di rifiuti, anche insabbiati, presenti sulle spiagge di Fiuzzi CHE VANNO TUTTI RIMOSSI , tenuto conto anche della difficoltà oggettiva del settore in questa fase, non è forse opportuno che il Comune di Praia a Mare si faccia promotore di un INTERVENTO STRAORDINARIO di rimozione di quei rifiuti in collaborazione con i titolare dei lidi ?

Le regole che valgono per i concessionari, valgono anche per il comune di Praia a Mare? Ci riferiamo infatti ai RASTRELLAMENTI E ACCANTONAMENTI INDIFFERENZIATI CON CONSEGUENTE FORMAZIONI DI CUMULI di rifiuti indifferenziati presenti sotto la Ex Marlane che il Comune di Praia a Mare ha da mesi depositato nell’area naturalistica dei Gigli di Mare. Non sarebbe opportuno che il comune di Praia a Mare dia l’esempio per primo, rimuovendo, previa differenziazione, tali rifiuti con il solo intervento manuale senza l’utilizzo di mezzi meccanici, in questo caso da escludere per impedire il danneggiamento delle piante protette?
E giacché siamo in argomento, ci auguriamo che il comune di Praia a Mare, a protezione di quest’area e di tutte le altre dove sono di prossima fioritura i gigli di mare, abbia dato precise disposizione ai concessionari di aree demaniali , come le ha date a noi di Italia Nostra quando abbiamo rimosso i rifiuti dai fondali dell’isola Dino, di non danneggiare tali piante, come invece è avvenuto lo scorso anno ad opera di mezzi meccanici per la movimentazione di imbarcazioni ed altri mezzi operanti al di fuori delle concessioni. Se non è consentito l’utilizzo di mezzi meccanici per lo spianamento dell’arenile, tale disposizione va fatta rispettare soprattutto nelle aree dove sono presenti i gigli di mare. Sta avvenendo ciò?