Cetraro, 28 Marzo 2020, storia di un giorno all’insegna delle polemiche.

Potrebbe essere questo, il titolo goliardico, dell’ennesima puntata di quel telefilm che corrisponde alla saga sulla sanità del Tirreno Cosentino. Sono tantissime le reazioni ed i comunicati ufficiali, a seguito delle disposizioni temporanee del direttore Sanitario, Vincenzo Cesareo, con le quali, ha trasferito momentaneamente, le attività di Ginecologia e di Urologia, dallo Iannelli, all’Ospedale di Paola. Cercheremo di riportare, qui di seguito.

Covid-19. Sembra il titolo di un film invece non lo è. Ma pare sia il motivo per far smantellare l’Ospedale di Cetraro irrimediabilmente. Voler creare nell’Ospedale di Cetraro un reparto covid è la scusa per portare tutto a Paola? All’unisono, amministrazione comunale compresa, la cittadinanza chiede sicurezza e buona sanità, e soprattutto il mantenimento dei reparti già esistenti in quel di Cetraro. Non ci si ammala solo di coronavirus! Non c’è al momento nessuna emergenza per spostarli altrove, atteso che la gestione di questi casi è affidata agli Ospedali HUB e che, grazie a Dio, ancora non sono al collasso. Così ha precisato il Presidente della giunta regionale On. Santelli nell’ultimo Consiglio Regionale.
I Liberaldemocratici Italiani di Cetraro si associano al grido unanime della cittadinanza, del Sindaco e dell’amministrazione comunale, che vogliono reparti funzionanti e sicuri, prima di tutto, anche per le cure che eventualmente dovranno essere garantite ai pazienti affetti da coronavirus, ai quali va assicurata la massima assistenza sanitaria con strumentazione all’avanguardia e personale adeguatamente preparato a gestire tale situazione, che, speriamo, deve servire solo temporaneamente.
Quando si tratta di salute non ci sono colori politici, e tutte le eventuali polemiche nate per fini politici, elettorali ecc, sono solo raccapriccianti se non aberranti. Il bene salute non è barattabile, né tanto meno quantificabile in valore/potere da gestire. A Cetraro serve un ospedale che deve prendersi cura della salute delle persone sempre, non solo in tempo di coronavirus, pertanto funzionante in ogni reparto.
I Liberaldemocratici pertanto, sono affianco del Sindaco nel chiedere che da Cetraro non venga mosso nemmeno un capello all’interno dei reparti, e chiedono che si faccia immediatamente chiarezza su chi deve gestire l’emergenza sanitaria covid-19 atteso che la Presidente dice una cosa, l’ASP di Cosenza, nella persona del Commissario Zuccatelli, ne ordina altra. Lo spostamento “temporaneo” di alcuni reparti non è ammissibile, né per urgenze che non ci sono, né tantomeno per riorganizzazione dei servizi sanitari del tirreno cosentino. Il “temporaneo” a noi cetraresi ci preoccupa troppo e non ci piace.
Liberaldemocratici

NO ALLO SMANTELLAMENTO DELL’OSPEDALE DI CETRARO. Quella dei trasferimenti temporanei che nel tempo diventano definitivi , è una serie di film già visti purtroppo a Cetraro, e non siamo disposti a vederne un’altra puntata. Bene ha fatto il Sindaco ad emanare l’Ordinanza di stamane per impedire di sguarnire il Presidio ospedaliero di CETRARO di servizi primari. Forse si è approfittato del divieto per la gente di uscire di casa, per provare a portare a termine questo colpo basso, ma non lo consentiremo , e , se necessario scenderemo per le strade anche a rischio della nostra salute, insieme al Sindaco. UDC Cetraro

Il Pd e la sanità.

Svuotare il nosocomio Cetrarese, per ospitare il Covid-19 va in direzione esattamente opposta a quella che sinora è stata la posizione del Pd, che ribadisce quanto segue:

È prioritario mantenere i reparti ed i servizi esistenti a Cetraro, che vanno riqualificati e rilanciati;
È decisivo costruire un fronte politico locale unitario in grado di fronteggiare i contraccolpi negativi prodotti dalle contraddizioni della regione Calabria, che con la Presidente Santelli propone l’avvio dei centri Covid-19 negli ospedali Hub, mentre con il commissario Zuccatelli dispone di estenderli anche agli agli ospedali Spoke.
Sinora il Pd ha lavorato in sinergia con il capi gruppi consiliari, coordinati dal Presidente del Consiglio Comunale Carmine Quercia, per costruire una compattezza politica dell’intero civico consesso, ha apprezzato l’operato del sindaco Angelo Aita che difende il nosocomio e quello del direttore sanitario Vincenzo Cesareo che sta cercando di trovare le migliori soluzioni per tutelare, in questa fase difficile, la sicurezza degli ospedali Spoke .

In questa fase di emergenza sanitaria, non c’è spazio per polemiche sterili e per strumentalizzazioni di basso profilo.

Occorre invece mettere insieme intelligenze e competenze per evitare che il prevarico sistema sanitario calabrese venga travolto dalla bufera del corona virus. PD Cetraro

Non mancano i commenti anche di tantissimi cittadini. Riportiamo quello di Graziano Di Pasqua, illustre preside scolastico, ed uomo stimato nella comunità cetrarese, sempre impegnato nel sociale

“Ormai il nostro ospedale, e non solo, è ridotto ai minimi termini. Invito i politici Comunali, Provinciali, Regionali e i cittadini ad intraprendere azioni anche forti per chiedere di porre fine a questo stato di cose che sta portando alla chiusura di vari presidi ospedalieri. E deve essere chiaro che proprio l’atteggiamento di distruzione della sanità pubblica è la prima causa di tutti questi decessi e non solo il covid-19. E’ ora di porre fine a questi “stranieri” che vengono chiamati dall’alto per chiudere i nostri ospedali. Perché è questo che hanno fatto finora e aggravando anche il deficit finanziario. Abbiamo una Presidente ed una Giunta Regionale di tutto rispetto e di grande esperienza politica ed è a loro che deve essere affidata la gestione della sanità. La Calabria rimane l’unica regione commissariata. E’ una vergogna. I politici tutti, ad iniziare dai partiti di Cetraro, facessero sentire la propria voce in tutte le sedi, la nostra Calabria non deve essere commissariata. I nostri medici ed infermieri intanto perdono la vita ed in questa situazione rischiano ancor di più. E’ finito il tempo dei comizi.