Il Tour delle interviste, targate Pillamaro.it, ai protagonisti del consiglio , riparte da Chiara Donato, giovane consigliere di maggioranza in quota partito .

Di seguito riportiamo l’intervista

Sei giovane, sei stata da sempre nel partito democratico, nonostante il partito in Calabria venga pesantemente contestato come per esempio è accaduto alla Bossio a Diamante.
Cosa da la voglia, la forza ad un giovane a militare nel PD?

Come dicevi sono ormai anni che milito all’interno del Partito Democratico in quanto, rivedendomi in esso ideologocamente, ritengo che sia di fondamentale importanza partecipare alla vita sociale e politica del Paese. Ritengo ancor più che le critiche sono belle quando risultano costruttive. In questa direzione, ormai i giovani criticano il modo di operare e le scelte di chi ci governa dall’alto. Quando, però, crediamo che qualcosa non stia funzionando o ancor più crediamo che qualcosa non vada bene, dobbiamo avere il coraggio di dire la nostra e di metterci in gioco in prima persona. Un po’ come ho fatto io. Il PD è ormai il più grande partito di centrosinistra; a livello locale è da sempre aperto al confronto e al dialogo. Quest’anno è riuscito a dare una bella lezione al partito provinciale e regionale perché il PD perde dappertutto e vince a Paola risultando il primo partito del centrosinistra. Si deve pertanto iniziare a capire che qualcosa in questo PD non va, e per migliorarsi deve liberarsi di tutte quelle persone che ne condizionano le scelte in maniera negativa ormai da diverso tempo. La voglia di continuare nasce dalla volontà di esserci per i prossimi appuntamenti per cercare di portare non soltanto nelle scelte, quanto nelle idee e nelle persone, una ventata di aria nuova, Quella che tutti stanno aspettando, lontana dagli interessi personali e rivolta soltanto alle esigenze dei cittadini, del territorio e di tutti i giovani che sperano e vogliono prospettive di sviluppo per il nostro Paese.

Ti sei affermata con un grande risultato elettorale.

Con quali obbiettivi programmatici inizi questa avvenutura in consiglio comunale?
Che visione ha della città Chiara Donato?

Un risultato che mi riempie di gioia e allo stesso tempo mi carica di responsabilità. 243 voti, pesa su di me il principale sostegno arrivato dai Giovani Democratici che con orgoglio rappresento e da tutti i miei coetanei che mi hanno accordato la loro preferenza. Hanno visto in me una persona nuova che potesse essere loro portavoce in quanto, per via dell’età, vicina a tutte le loro, nonchè nostre esigenze. È per tale motivo che ho protocollato, subito dopo la mia elezione, la richiesta per il progetto “Orienta Unical”, iniziato giorno 1 Agosto, in collaborazione con l’Associazione studentesca SUD, la cui responsabile è Doriana Salerno. Un progetto che vede Paola punto di riferimento per tutti gli studenti universitari che si sono visti facilitate tutte le procedure burocratiche relative all’Università della Calabria evitando il viaggio e le file presso la Segreteria studenti. In questa direzione giunge il mio contributo in Consiglio Comunale, portando idee innovative che possano consentire ed aiutare i giovani ad avere più servizi per un futuro migliore.

Cosa può fare il comune di Paola e cosa farà, per favorire il lavoro in città?

Sarà necessario intervenire attraverso grandi progetti di sviluppo per la Città che consentano di creare occasioni di lavoro. Penso alla possibilità di attivare Corsi di Laurea dell’Università della Calabria, alla casa della cultura, a completare il progetto della casa di riposo per anziani, alla creazione di un museo permanente sulla vita e le opere di San Francesco di Paola… insomma il Comune di Paola è già impegnato in tutto ciò che possa contribuire allo sviluppo economico e culturale della nostra città.

Quale sono state le tue emozioni durante la campagna elettorale, dopo la vittoria e nei primi consigli comunali?

Senti la pressione?

 La campagna elettorale è stata un boom di emozioni. Un’esperienza esaltante ed entusiasmante che mi ha aiutata a crescere e mi ha cambiata sotto alcuni aspetti. Mi ha fatta capire cosa significa far parte di un gruppo perché c’è una forza nella vita che è superiore a tutti: quella dello stare insieme. Credo, appunto, che siamo stati premiati per la credibilità e le idee che insieme abbiamo portato avanti. Quello che ho vissuto è difficile da spiegare. Essendo io una persona autocritica, uno dei sentimenti più grandi è stato la paura, la paura di non essere all’altezza della situazione, in quanto si trattava della mia prima esperienza, e la paura di deludere chi credeva in me. Io però ci credevo, l’ho fatto e continuo a farlo per passione; infatti in campagna elettorale non mi sono sottratta a nulla facendo sentire in più occasioni la mia voce. È per questo che non sento assolutamente alcuna pressione in Consiglio Comunale, dirò con umiltà, perché quella non vorrò mai perderla, tutto ciò in cui credo e tutto ciò che penso. Non ho mai indirizzato a qualcuno offese personali ma sempre parlato e, a volte giudicato, soltanto sotto l’aspetto politico. Ritengo che sia fondamentale il rispetto della persona, da parte di tutti. Poi c’è chi la pensa così e chi al contrario potrebbe non pensarla così. È questione di stile di vita insito in ognuno di noi. Sono dell’idea che sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Potrò anche sbagliare, ma sicuramente in buona fede. Per cui dirò la mia ogni qualvolta sarà possibile; sedere in Consiglio Comunale mi carica di responsabilità in quanto il ruolo che ricopro richiede di essere la voce di tutti i cittadini.

Ringraziamo Chiara Donato per la disponibilità.