Di  Maria Lombardo

Il Tdl di Reggio Calabria ha scarcerato Maria Martino, moglie del boss Pino Piromalli, arrestata nell’ambito del procedimento della procura antimafia denominato “Provvidenza”. I giudici del Riesame ha accolto i rilievi mossi dalla Corte di Cassazione che avevano annullato con rinvio l’ordinanza di custodia cautelare con la quale il gip di Reggio Calabria aveva concesso l’arresto della Martino. Il Tribunale ha quindi rimesso in liberto la Martino, accoglienza il ricorso presentato dai suoi legali, gli avvocati Marcella Belcastro e Roberto Rampioni. La moglie di Pino Piromalli è accusata dalla Distrettuale antimafia di Reggio Calabria si associazione mafiosa. L’inchiesta gira sulla figura di Antonio Piromalli, 45enne figlio del boss Pino detto “facciazza e della Martino”. Il giovane Piromalli si sarebbe trasferito a Milano al fine di abbassare l’attenzione degli investigatori dell’antimafia sul clan. Nel capoluogo lombardo, Piromalli istituisce la sua nuova base operativa. I nuovi business lo portano fino alla grande distribuzione degli Stati uniti, dove avrebbe rifilato olio di sansa spacciandolo per extravergine d’oliva made in Italy. Ma gli affari di Antonio Piromalli non prevedevano confini: ortofrutta, edilizia, turismo, centro commerciali, in Italia e negli Usa, in Romania e in Francia. La roccaforte del clan, comunque, rimane a Gioia Tauro, dove Antonio Piromalli poteva contare su una cerchia di fedelissimi.